Meta e dintorni
Solare, pittoresca e carica di memorie, Meta occhieggia dalle sue terrazze fiorite digradanti sulle sue marine in uno degli scenari più incantevoli della Penisola Sorrentina.
Esistono diverse interpretazioni sull’origine del suo nome, alcuni dicono che derivi dal nome di una casa antichissima, la cui costruzione non finì mai, altri che derivi dal nome della qualità di uva coltivata sui colli del paese, altri ancora affermano che il suo nome derivi dalla sua posizione geografica, visto che dove sorge l’attuale basilica di Santa Maria del lauro, nell’antichità vi era la pietra miliare terminale della Penisola Sorrentina.
Gli storici fanno risalire la fondazione di Meta all’incirca al VII secolo d.c. Nel IX secolo la città intratteneva fitti scambi con i paesi dell’Oriente grazie alla sua flotta della marina mercantile e si pensa risale a quest’epoca il culto per la Madonna del Taborre la cui statua fu trasportata dalla Palestina a Meta, successivamente ad un’apparizione tra gli alberi di lauro la Santa prese il nome di madonna del Lauro. La tradizione paesana vuole che il santuario sorga nel luogo esatto in cui è avvenuta l’apparizione.
Basilica di Santa Maria del Lauro
La Basilica di S. M. del Lauro è stata dichiarata, con Decreto Ministeriale del 1913, Edificio Monumentale. Ed oggi si presenta con una facciata neoclassica sopra una scalinata, accompagnata da un robusto campanile di stile barocco; la sormonta una bassa cupola maiolicata.L'interno, luminoso ed elegante, è adorno di marmi pregiati, stucchi, ori e opere d'arte. Dietro l'attuale porta metallica d'ingresso, è conservata una porta lignea della seconda metà del '500 con 24 formelle in legno di teak intagliate, illustranti i Misteri del Rosario.
A destra del presbiterio è la cappella della Madonna del Lauro, a tarsie marmoree del '700, adorna nei pennacchi della cupoletta di affreschi (gli Evangelisti) di Giuseppe Bonito; all'altare, antica statua della Madonna in legno di tiglio.In sagrestia si possono ammirare gli affreschi di Costantino Desiderio simboleggianti il trionfo della fede; gli armadi lignei intarsiati e infine un magnifico dipinto di Luca Giordano sulla cacciata dei mercanti dal tempio di Gerusalemme da parte di Gesù.
Itinerario Naturalistico
La parte ancora segreta di Meta resta al di sopra del nastro stradale del Corso Italia. Sono le antiche strade di accesso alla Penisola Sorrentina: Montechiaro, Casini, Alberi, Camaldoli e Arola. Il WWF ne ha studiato il percorso e l'ha inserito tra le otto escursioni della Penisola Sorrentina. Cinque le tappe più importanti di questo percorso della durata di quattro ore. Montechiaro ne è la prima con il primo di numerosi balconi naturali di rara bellezza.
La seconda tappa è il monte Sant'Angelo, localmente chiamato dei "Casini", rilievo dominante tra queste alture dove è possibile ammirare uccelli migratori, rapaci e volpi.
Il percorso poi volge in discesa fino a giungere ad Alberi, frazione che ospitò una delle prime scuole nautiche della Penisola Sorrentina.
Risalendo per via Camaldoli si giunge all’omonima collina che conserva nel nome la memoria di un antico eremo dei Monaci Camaldolesi. Vi si accede attraverso una vecchia fortificazione che svela all' interno un'ampia spianata, con dei lecci secolari. Dalla terrazza si può godere di un fantastico panorama che va dal Golfo di Napoli al mare di Salerno.
Località turistiche vicine
Raggiungere le altre note località turistiche campane da Meta è facile. Coi treni locali della circumvesuviana che passano all’incirca ogni 20 minuti si possono raggiungere facilmente impiegando meno di un’ora i siti archelogici di Pompei, Oplonti ed Ercolano. Visitare Napoli e fare shopping. Con gli autobus della sita raggiungere Positano, Amalfi, Ravello.